domenica 10 agosto 2008

La luce che fa la differenza













E' innegabile che ciò che può far la differenza tra uno scatto riuscito ed un altro inguardabile è la luce. E spesso non vi sono rimedi di post produzione utili a compensare la mancanza di luce
E' il caso di questa scatto: uno splendido panorama sulla città ed una panchina che sembra messa apposta per una bella foto. "Peccato" che la panchina sia in ombra (ai fotografi poco importa la frescura degli alberi, se questi inficiano la riuscita di uno scatto :-).
Niente di meglio allora che tirar fuori i flash per cercare di mettere a posto tutto.













In questo caso la luce principale origina da un flash Nikon SB-26 posto su uno stativo appena a destra della camera, comandato da un Elinchrom Skyport, mentre la luce di contorno è data da un altro SB-26 (sempre su stativo) più distante, a sinistra della camera, settato in slave mode e di cui si vede il leggero alone a sinistra della foto. La potenza dei flash è stata configurata in manule. In definitiva è bastato prima di tutto esporre la scena sulla base del panorama dello sfondo e quindi, in seconda battuta, aggiustare la potenza dei flash con un paio di tentativi valutati grazie all'LCD della fotocamera (potenza del digitale!).
A quel punto è venuta la parte più difficile: trovare il momento giusto perchè la modella fosse più collaborativa allo scopo di ritornare a casa con lo scatto giusto :-).













Dati di scatto: Canon 5D + 70-200 f/4L IS @ 116mm, 1/160s, f/16, iso200; Nikon SB-26 @ 1/2 di potenza.

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